Senso di vuoto allo stomaco
Origine https://www.gastroprotezione.it/
scritto da : Prof. Ludovico Abenavoli
Professore associato di Malattie dell’Apparato Digerente – Dipartimento Scienze della Salute, Università “Magna Graecia” di Catanzaro – A.O.U. Renato Dulbecco di Catanzaro
Questo è un articolo interessante e anche ben scritto su questo problema che molte persone manifestano, ve lo propongo integrale.
Il senso di vuoto allo stomaco, noto anche come “buco allo stomaco” o “languore allo stomaco“, è una particolare sensazione dolorosa, accompagnata da brontolii, che insorge quando lo stomaco è vuoto. Essa, infatti, s’associa comunemente a un forte desiderio di cibo e, nella maggior parte dei casi, si risolve dopo che si è mangiato. Tuttavia non sempre il senso di vuoto sparisce assumendo cibo. In questo articolo ci occuperemo di capire quali siano i suoi sintomi, le sue cause e i possibili rimedi.
Senso di vuoto allo stomaco: cause
Nella maggior parte dei casi il senso di vuoto allo stomaco è il modo attraverso cui il corpo ci avverte del bisogno di nutrienti. Lo stomaco, infatti, è un organo elastico. Quando è pieno di cibo e liquidi, esso si dilata, allungandosi. Quando però è vuoto, lo stomaco si restringe, accorciandosi. La grelina, l’ormone della fame, può infatti indurre la muscolatura gastrointestinale a contrarsi, causando i noti “morsi della fame“.
Il primo e più ovvio motivo dietro il senso di vuoto allo stomaco è quindi l’effettivo bisogno di cibo dovuto, per esempio, ad un ridotto apporto calorico (salto di un pasto, etc.) o, invece, ad un aumentato fabbisogno calorico (maggiore attività fisica, etc.). In questo caso un consumo adeguato di cibo risolve rapidamente il “languore allo stomaco”. Tuttavia esso può persistere anche dopo aver mangiato a sufficienza. Un pasto basato principalmente su cibi processati, ricchi di carboidrati raffinati, potrebbe infatti non fornire al nostro stomaco un adeguato nutrimento. Questo perché i cibi di questo tipo possono innalzare rapidamente i livelli di zucchero nel sangue, seguiti da una rapida caduta, che scatena i morsi della fame.
Vale la pena notare, inoltre, che il nostro corpo richiede non solo cibo, ma anche acqua. Anche un’idratazione insufficiente può quindi farci sentire il senso di vuoto allo stomaco. Il corpo può infatti confondere la sete con la fame, poiché lo stomaco si sente vuoto e invia un segnale per farci sapere che ha bisogno di qualcosa. Talvolta bere acqua può quindi risolvere la sensazione di “stomaco vuoto“.
Patologie digestive
La sensazione di vuoto allo stomaco può sottendere anche una patologia digestiva, soprattutto quando la sensazione persiste nonostante si mangi adeguatamente. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), la gastrite e l’ulcera peptica, ad esempio, possono causare la sensazione di vuoto allo stomaco, cui si associano solitamente altri sintomi dispeptici come il mal di stomaco, il bruciore e il gonfiore epigastrico.
Farmaci
L’uso di alcuni farmaci può causare sintomi gastrointestinali, incluso il senso di vuoto allo stomaco, soprattutto se utilizzati a stomaco vuoto. Alcuni dei farmaci a cui prestare attenzione sono:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- antibiotici;
- antipertensivi come betabloccanti, calcio-antagonisti e diuretici;
- antidepressivi come fluoxetina, paroxetina e sertralina.
- Ansia e stress
Diversi studi hanno mostrato come stress e ansia possano influenzare il sistema digerente, accentuando i sintomi digestivi. L’ansia, infatti, può ridurre l’accomodamento gastrico, limitando la capacità dello stomaco di rilassarsi per far spazio al cibo. Essa può quindi creare tensione addominale che, a sua volta, può provocare o accentuare le contrazioni della muscolatura gastrica responsabili dei “morsi della fame”.
L’ansia, inoltre, può aumentare la sensibilità viscerale del tratto digerente, amplificando la percezione degli stimoli gastrointestinali, inclusi quelli alla base del senso di vuoto allo stomaco.
Lo stress può quindi essere una delle cause del senso di vuoto allo stomaco, mimando una condizione di fame o accentuandone gli effetti.
Senso di vuoto allo stomaco: sintomi
In genere il senso di vuoto allo stomaco può associarsi ad alcuni dei seguenti sintomi:
- desiderio di mangiare;
- mal di stomaco;
- bruciore di stomaco;
- crampi e fitte allo stomaco;
- brontolii;
- torpore;
- stanchezza;
- senso di svenimento;
- irritabilità.
Solitamente questi sintomi si risolvono dopo che si è mangiato. Nel caso in cui dovessero persistere o presentarsi frequentemente è consigliabile rivolgersi al proprio medico.
Vuoto allo stomaco e brontolii
Generalmente il senso di vuoto allo stomaco e i brontolii insorgono contemporaneamente. Tuttavia i due sintomi rappresentano fenomeni fisiologici distinti, benché spesso confusi tra loro.
Il senso di vuoto allo stomaco deriva da contrazioni della muscolatura gastrica, che si sviluppano quando lo stomaco è vuoto per spingerci a mangiare. Tali contrazioni possono inoltre causare il brontolio dello stomaco, dovuto al rumore generato dal movimento del gas nel tratto gastrointestinale. Tuttavia i brontolii, detti tecnicamente borborigmi, non insorgono soltanto a stomaco vuoto, ma anche durante la digestione. In quest’ultimo caso, infatti, le contrazioni della muscolatura gastrointestinale, mescolando e spingendo cibo e liquidi attraverso il canale digerente, producono i tipici suoni dei borborigmi.
Sia la sensazione di vuoto allo stomaco che i brontolii derivano quindi da contrazioni della muscolatura gastrointestinale. Tuttavia, mentre il vuoto allo stomaco deriva dal bisogno di cibo, i brontolii possono svilupparsi anche quando si è a stomaco pieno, cioè durante il processo di digestione.
Senso di vuoto allo stomaco e nausea
Generalmente i morsi della fame sono dovuti dal bisogno di mangiare. Tuttavia, in alcuni casi, il senso di vuoto allo stomaco s’associa alla nausea e all’inappetenza. Perchè?
Rimanere troppo tempo senza mangiare può portare ad un accumulo di acido nello stomaco, che può irritare la mucosa gastroesofagea, mimando sintomi da indigestione come bruciore e nausea. Il digiuno, similmente ad un pasto abbondante, può quindi farci sentire nauseati e inappetenti, soprattutto quando si soffre di distrubi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo, la gastrite o l’ulcera. In questi casi mangiare qualcosa, come del pane tostato, può risolvere il senso di vuoto allo stomaco e la nausea. Una modesta quantità di cibo, infatti, può tamponare l’acidità in eccesso.
Vale la pena ricordare, inoltre, che non sempre il senso di vuoto allo stomaco e la nausea dipendono dalla carenza di cibo. Stress e ansia, l’uso di alcuni farmaci o particolari condizioni come la gravidanza possono infatti produrre questi sintomi indipendentemente dal bisogno di nutrienti.
Vuoto allo stomaco e senso di svenimento
Talvolta la sensazione di vuoto allo stomaco può associarsi a quella di svenimento. In questi casi la causa comune ai due sintomi è solitamente l’ipoglicemia derivante dal bisogno di cibo. Un basso livello di zuccheri nel sangue (<70 mg/dL), infatti, può causare una condizione di presincope, caratterizzata dalla sensazione di di testa vuota e di imminente svenimento senza perdita di coscienza. L’ipoglicemia può inoltre causare altri sintomi come fame, confusione, bradicardia, sudorazione, tremori e vertigini.
Il legame tra vuoto allo stomaco e senso di svenimento può quindi essere dovuto ad un insufficiente livello di zuccheri nel sangue, che può derivare da un inadeguato apporto di cibo, non solo quantitativo ma anche qualitativo, o da disturbi più seri come il diabete. Inoltre anche una marcata disidratazione può causare sintomi simili a quelli dell’ipoglicemia[5], sebbene i livelli di zucchero nel sangue siano normali. Questi sintomi potrebbero inoltre essere provocati o anche solo accentuati da altre condizioni organiche, come problemi alla cervicale o patolgie cardiovascolari.
Va ricordato, inoltre, che i due sintomi potrebbero avere un origine psicosomatica. L’ansia, ad esempio, può causare, soprattutto nelle sue forme più severe, somatizzazioni che interessano lo stomaco e che possono provocare la sensazione di testa leggera e di un imminente svenimento. Vale la pena notare che i soggetti che soffrono di anoressia nervosa manifestano comunemente la sensazione di vuoto allo stomaco, tachicardia a riposo e ipotensione ortostatica, da cui può derivare il senso di svenimento.
Senso di vuoto allo stomaco dopo mangiato
Generalmente la sensazione di buco allo stomaco o i morsi della fame si risolvono mangiando. Tuttavia essi possono insorgere anche dopo aver mangiato. In questi casi è possibile che i sintomi derivino da condizioni sottostanti più serie, soprattutto qualora la sensazione di buco allo stomaco sia intensa e s’accompagni ad altri sintomi.
Una possibile causa del senso di vuoto allo stomaco dopo mangiato è l’ulcera peptica. Uno dei suoi sintomi principali è il dolore epigastrico, che può associarsi a un senso di vuoto o ai morsi della fame dopo il pasto. L’ingestione di cibo, infatti, stimola la secrezione di acido, che a sua volta attiva la lesione ulcerosa.
Un’ulteriore causa del senso di vuoto allo stomaco dopo mangiato può essere il diabete. Tale patologia, infatti, può portare ad un mancato assorbimento del glucosio, che innesca un impellente desiderio di cibo. In questo caso è possibile avvertire i morsi della fame o un buco allo stomaco, sebbene si sia finito di mangiare da poco. Tali sintomi si accompagnano frequentemente a minzione frequente e a una sete aumentata.
Altri possibili fattori che possono provocare un senso di vuoto dopo mangiato possono essere:
- bulimia nervosa;
- utilizzo di alcuni farmaci come il prednisone e i derivati dai cannabinoidi.
- Mal di stomaco dopo mangiato
Rimedi
Il senso di vuoto allo stomaco dovuto dal cibo può essere migliorato attraverso alcuni opportuni accorgimenti come:
fai pasti piccoli e frequenti così da evitare che lo stomaco rimanga vuoto troppo a lungo;
preferisci cibi con un buon contenuto di proteine e grassi, che allungano il senso di sazietà;
evita cibi con un alto indice glicemico (pane bianco, riso bianco, frutta zuccherina, etc.) e preferisci i cibi integrali;
consuma una buona quantità di fibre (legumi e frutta), che ritardano lo svuotamento gastrico e permettono un’assimilazione più lenta degli zuccheri;
bevi una sufficiente quantità di liquidi per rimanere adeguatamente idratato;
presta attenzione alla quantità e alla qualità del sonno, che aiuta a regolare gli ormoni dell’appetito;
controlla lo stress e l’ansia, le cui somatizzazioni si manifestano frequentemente con sintomi gastrici.
Mal di stomaco: rimedi veloci
- fiato corto;
- rapide perdite di peso;
- costipazione o diarrea.
- sangue nelle feci;
- vomito;
- nausea;
- mal di testa;
- debolezza.
Mal di stomaco notturno: le cause
In sintesi alcune delle possibili cause del mal di stomaco notturno possono essere:
- malattia da reflusso gastroesofageo;
- gastrite;
- ulcera peptica;
- dispepsia funzionale;
- meteorismo;
- pancreatite;
- calcoli biliari;
- calcoli renali;
- intossicazione alimentare;
- infarto.
La malattia da reflusso gastroesofageo è dovuta all’esposizione cronica dell’esofago ai succhi gastrici. Essa peggiora durante la notte. La posizione sdraiata, infatti, aggrava gli episodi di reflusso, aumentandone l’intensità e la frequenza. I suoi sintomi, tra cui il mal di stomaco, tendono quindi ad aumentare durante la notte, causando un fastidioso dolore epigastrico notturno.
Gastrite
La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica dovuta all’azione corrosiva dell’acido cloridrico. Essa causa mal di stomaco, che può aggravarsi durante la notte, a causa della ridotta produzione di saliva. La saliva, infatti, ha un effetto tampone sull’acidità dello stomaco, che si riduce durante la notte.
Dispepsia funzionale
La dispepsia funzionale è una condizione caratterizzata da sintomi epigastrici cronici, come mal di stomaco e gonfiore, che insorgono in assenza di condizioni organiche, sistemiche o metaboliche che possano spiegarli. Alcuni dei sintomi dispeptici, come il senso di sazietà precoce, insorgono appena dopo il pasto. Tuttavia i sintomi possono presentarsi anche durante la notte. La dispesia funzionale può quindi essere una delle cause del mal di stomaco notturno.
Meteorismo
Il meteorismo è un disturbo caratterizzato dall’eccessivo accumulo di gas nel tratto gastrointestinale. L’eccesso d’aria esercita pressione sulle pareti di stomaco e intestino, provocando gonfiore, mal di pancia e mal di stomaco. Tali sintomi possono peggiorare durante la notte, a causa della posizione supina assunta durante il riposo. La posizione sdraiata, infatti, riduce l’espulsione dei gas gastrointestinali, accentuandone i sintomi
Mal di stomaco notturno: rimedi
Il mal di stomaco notturno può dipendere da disturbi molto diversi tra loro. La sua cura deve quindi passare attraverso una corretta diagnosi, che consenta di scegliere i rimedi più opportuni.
Nel caso in cui il dolore epigastrico notturno sia causato da una patologia acido-correlata, come il reflusso o la gastrite, è possibile utilizzare appositi farmaci o valutare l’uso di specifici rimedi naturali. In particolare, l’utilizzo dei gastroprotettori, di protettori mucosali e antiacidi può limitare l’esposizione dell’esofago all’acido gastrico. Inoltre l’utilizzo di opportune modifiche alla dieta e allo stile di vita possono aiutare nella gestione dei sintomi notturni. Ricorda, ad esempio, di:
- fare pasti piccoli e frequenti;
- limitare l’apporto di grassi e carboidrati;
- evitare cibi acidi e speziati;
- andare a letto almeno tre ore dopo il pasto;
- aumentare la pendenza del letto.
sul sito originale trovate altre informazioni MA.. ricordate che è un sito di medicina allopatica e che le diagnosi e i rimedi sono sempre farmaci e sopratutto NON tengono conto di una serie di cause che sono invece importanti in Naturopatia…
Roberto Pedaletti Naturopata