Terapia C.R.A.Pu: una speranza per tutti (con Giovanni Puccio e Giuseppe Franco Cusumano, 22/01/2024)
Di A Viso Scoperto – 25 Gennaio 2024
Terapia C.R.A.Pu: una speranza per tutti
La terapia C.R.A.Pu ovvero Terapia Complementare Riducente Antidegenerativa Puccio, è una terapia antiossidante inizialmente sviluppata per la cura del cancro, ideata da Giovanni Puccio e portata avanti tramite Emmanuele | Associazione per la Ricerca Scientifica e pucciogiovanni.blogspot.com, è stata applicata con grandissimo successo dal dott. Giuseppe Franco Cusumano, che l’ha utilizzata per la cura del covid curando migliaia di pazienti in Italia e all’estero. In seguito è stata modificata per adattarla alla cura del long covid e delle reazioni avverse, i risultati sono sorprendenti, in questa puntata vedremo alcune delle centinaia di testimonianze di pazienti guariti, in particolare colpisce la testimonianza di una ragazza costretta sulla sedia a rotelle dopo l’inoculazione, che oggi cammina e sta bene.
Ma allora perché non se ne sente parlare? La C.R.A.Pu è una terapia semplicissima, basta una semplice flebo, il costo è bassissimo, gli effetti collaterali praticamente inesistenti, può essere somministrata anche da un infermiere dopo consultazione medica, ma soprattutto non è di proprietà di nessuna casa farmaceutica, insomma nessuno ci guadagna sopra, la stessa cosa succede con l’ossigeno-ozono terapia di cui ho parlato in tanti video. Certo stupisce il silenzio della cosiddetta controinformazione, che però dopo l’uscita di questa puntata sta iniziando a muoversi invitando Puccio e Cusumano, in questo senso sono felice di avere acceso una piccola luce che ha fatto da traino per altri canali, perché la cosa più importante è che se ne parli, che medici e pazienti la conoscano.
Questo lo studio pubblicato: https://zenodo.org/records/4555178#.YNtiRegzZPa
La C.R.A.Pu contiene glutatione, L’N-acetilcisteina (NAC) e vitamina C
La C.R.A.Pu per Covid, long Covid ed effetti avversi
La C.R.A.Pu è efficace contro i virus e la formazione di biofilm (proteina spike)
di Giovanni Puccio
Nel settembre 2009, sul sito La Leva pubblicavo la relazione dal titolo “Virus e batteri farmacoresistenti” scritta dal ricercatore Giovanni Puccio, nel quale spiega come virus e batteri diventino antibiotico-resistenti quando è bloccato il ciclo della metilazione o in presenza di eccesso di oncogeni o metalli tossici, sottolineando l’importanza di «accertare lo stato redox con gli esami biochimici appropriati, e somministrare una terapia capace di riattivare il sistema redox omeostatico cellulare (terapia C.R.A.Pu.), per poi applicare la terapia antibatterica o antivirale mirata per eliminare l’infezione».
Virus e Stress Ossidativo. Nel corso di quella pandemia influenzale (2009-2010), cercai in più occasioni di spiegare la relazione tra virus e stress ossidativo1, sottolineando con insistenza come l‘assunzione di NAC con acido ascorbico abbia l’effetto di innalzare i livelli di glutatione, potenziando le difese antiossidanti nei confronti delle infezioni. Studi che conduco dal 1992 e che nel 1998 si concretizzarono nella formulazione della Terapia C.R.A.Pu., ma che ancora oggi vengono osteggiati, nonostante vi siano oggi molti studi e pubblicazioni a conferma. Intuizioni che prima venivano tacciate come improbabili, sono oggi oggetto di interesse da parte della comunità scientifica internazionale che si interroga sul ruolo dell’equilibrio redox nella regolazione della suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e alla relativa risposta immunitaria, discutendo l’efficacia dei composti antiossidanti nella gestione di COVID-19. Cito tra le tante la pubblicazione “Could glutathione depletion be the Trojan horse of COVID-19 mortality?” (L’esaurimento del glutatione potrebbe essere il cavallo di Troia della mortalità da COVID-19?).
Quasi dieci anni dopo, fine 2019, alle porte di una nuova pandemia che sarebbe scoppiata da lì a poco, lavoravo con un gruppo di esimi scienziati alla pubblicazione di “A case of personalized and precision medicine: Pharmacometabolomic applications to rare cancer, microbiological investigation, and therapy4“, uno studio su virus e batteri farmaco resistenti in un paziente affetto da un carcinoma raro, in cui vengono riportati i risultati di un protocollo terapeutico personalizzato (Terapia C.R.A.Pu., 1992) «che ha ridotto sia lo stress ossidativo che la resistenza agli antibiotici e ai farmaci antivirali», alla cui base vi è l’uso di antiossidanti come NAC, Acido Ascorbico, Vitamina D, GSH.
Qualche mese dopo si iniziavano a registrare i primi casi da Covid-19. Decisi allora di orientare i miei studi sulla nuova infezione, sintetizzando la mia ricerca nella pubblicazione “SARS-COV-2 and Covid-19: from research to prevention“, per spiegare in maniera più approfondita alcuni passaggi fondamentali circa i meccanismi di attivazione del virus: il blocco della metilazione, lo status di stress ossidativo permanente in relazione a livelli di Vitamina D e omocisteina, il ruolo della NAC e del glutatione; suggerendo altresì una terapia biologica integrata per la prevenzione e per la riduzione della gravità dell’infezione da COVID-19.
La terapia C.R.A.Pu è stata modificata per adattarla alla cura di Long Covid ed effetti avversi dovuti dal persistere dell’mRNA che continua a produrre la proteina Spike ed è in grado di disintossicare l’organismo mRNA e proteina Spike, come testimoniato dai tanti pazienti che, dopo la terapia, oggi stanno bene.
La terapia C.R.A.Pu. (Complementare Riducente Antidegenerativa Puccio)
È una terapia complementare che va modulata sul paziente, in base allo status clinico (stabilito attraverso gli ultimi esami clinici e l’anamnesi), non ha effetti collaterali e va seguita sotto controllo medico. La C.R.A.Pu. non ha una durata specifica, poiché il paziente dovrà eseguirla finché non saranno stati raggiunti gli obiettivi prefissati: riequilibrio del sistema, riattivazione del sistema immunitario-linfocitario. Le prime indicazioni verranno date, di seguito, per un periodo di 45-50 giorni in cui abbiamo individuato due fasi, dopo le quali il paziente dovrà effettuare delle indagini cliniche. La Terapia orale non dovrà essere comunque interrotta salvo disposizioni mediche differenti. Non trattandosi di un protocollo massivo, la C.R.A.Pu. è modulata sul paziente e modificata secondo le risposte dell’organismo e le indagini cliniche a cui periodicamente si sottoporrà. Il paziente può decidere di intraprenderla come unica terapia o affiancandola alle terapie ufficiali. La nostra Associazione fornirà informazioni scientifiche, testi e documenti, che possano far comprendere al paziente reali rischi e potenzialità di ogni trattamento, al fine di fornirgli strumenti validi per compiere una scelta secondo coscienza e conoscenza.
Come iniziare la C.R.A.Pu
Inviare alla mail emmanuele.ars@hotmail.it nome cognome, patologia e città- l’associazione vi invierà una Scheda Status con una tabella di esami che dovete indicare. Questi dovranno essere rispediti all’Associazione insieme al bollettino di adesione (quota libera), necessaria visto il trattamento di dati personali e sensibili, mediante bollettino postale o bancario (intestato a: Associazione Emmanuele per la Ricerca Scientifica; causale: contributo per la ricerca.
C/C POSTALE: 51331064 IBAN: IT15· Cin/G· Cab/07601· Abi/04 6000 0005 1331 064).
Alla ricezione del materiale verrà inviata la Terapia personalizzata, da somministrare per 45 giorni (i primi 20 gg parte orale+flebo, dai 20 ai 45 gg solo l’orale che non dovrà mai essere interrotta) dopo i quali saranno richiesti esami di controllo per valutare la risposta dell’organismo ed eventualmente apportare modifiche al trattamento.
La C.R.A.Pu e il cancro
Cosa è la terapia C.R.A.Pu
In medicina una malattia è curabile se si conoscono i meccanismi che la generano.
IL tumore è l’ultimo anello di una catena patologica iniziato molti anni prima, ed è causato da uno squilibrio elettrochimico della cellula per il blocco delle pompe cellulari che porta alla degenerazione cellulare e quindi alla crescita di una neoplasia sui tessuti infiammati.
Per curare questa patologia occorre attuare una strategia che il curante deve capire ed attuare. Fase 1) eliminare l’elemento che squilibria il sistema biochimico
Fase 2) riequilibrare il sistema biochimico ed attivare il sistema immunitario (fase sempre raggiungibile con la terapia C.R.A.Pu)
Fase 3) eliminare o ridurre la massa tumorale con le terapie tradizionali senza distruggere il sistema mitocondriale (sarebbe auspicabile con la chirurgia, ipertermia o ultrasuoni e il CRM197). (Preferiamo la terapia riducente/immunologica ).
Se dopo aver eliminato la massa il sistema immunitario rimane attivo non c’è più recidiva.
Se la massa è stata eliminata con la chemio e non si è attivato il sistema immunitario anche dopo anni abbiamo la recidiva con focolai sparsi in tutto l’organismo dove la chemio ha fatto delle abrasioni.
Se la terapia CRAPu viene applicata dopo svariati cicli di chemio possiamo soltanto migliorare la qualità della vita e affidarci alla speranza che l’organismo possa recuperare sui danni causati al sistema mitocondriale. (gli ammalati arrivano a noi biochimicamente ustionati di 3° e 4° grado).
Se si decide di applicare la radio e/o la chemio si consiglia di adoperarla sempre dopo il test del DNA, con base la terapia CRAPu.
I risultati che abbiamo raggiunto sono eccezionali ma variano da individuo a individuo. La componente importante è la voglia di vivere. La terapia in tutti i casi migliora la qualità della vita. In caso di chemio terapia la CRAPu va applicata dopo tre ore dalla chemio e per tre giorni consecutivi.
Se c’è recidiva accertata attraverso la tac e i marcatori tumorali preferiamo che facciate ulteriori accertamenti con la pet e la biopsia. Può anche darsi che non siano metastasi.
E se ritornate alla chemio fate il test del DNA. Chiedete sempre i risultati scientifici di ogni terapia.
Ricordate sempre che gli ammalati di cancro non sono un protocollo e se si sbaglia non si torna più indietro.
Per la terapia rivolgersi a emmauele.ars@hotmail.it
blog: https://emmanueleassociazione.wordpress.com/
Articolo pubblicato ne Il Corriere della Sera mercoledì, 28 gennaio, 2004 MEDICINA CANCRO Pag. 020
«Avevo un cancro terminale, sono guarito»
LA STORIA / Applicata in Sicilia una cura «non ortodossa»
Cavallaro Felice – Il Corriere della Sera
Palermo. Si chiama Salvatore Randazzo, 71 anni, e potrebbe essere il primo malato di tumore a guarire da una degenerazione organica in fase terminale, provocata da un carcinoma squamoso al polmone sinistro.
A salvarlo sembrerebbe sia stata una ‘inedita’ terapia a base di glutatione e integratori naturali, messa a punto da un ex rappresentante di legnami palermitano Giovanni Puccio, che ha scoperto come ristabilire i sistemi difensivi di un organismo sotto stres ossidativo come quello di un malato di cancro, senza ricorrere alla chemioterapia, e riequilibrare il materiale genetico dopo l’asportazione del cancro, con metodi naturali, senza rischi e perfino debellando il dolore. (segue)
La C.R.A.Pu funziona ma viene ostracizzata
I risultati raggiunti ci hanno dato ragione, la terapia funziona e va applicata a sostegno di qualsiasi terapia tradizionale. ha migliorato la qualità della vita, ha eliminato la cachessia e attivato il sistema immunitario (quando il sistema mitocondriale non è stato compromesso dalle terapie invasive), infatti gli ammalati che arrivano a noi dopo le terapie invasive arrivano con valori ematochimici paragonabili a gente ustionata. Stiamo cercando di portare a termine la ricerca sull’ eziopatogenesi del cancro iniziata nel 1992, tutti i tentativi istituzionali per avere aiuti e portare a termine la ricerca sono falliti.
Sono stati vani:
• l’interrogazione parlamentare del 1999;
• due esposti al Procuratore Generale della Repubblica;
• l’incontro avuto al Ministero della Sanità a Gennaio 2006,
• un esposto al Mediatore della Comunità Europea.
• Ogni altro tentativo di confronto è stato vano…
Quest’ultimo, il Mediatore della Comunità Europea mi ha chiesto di presentare la denuncia, per questo mi chiedo:
• dove si trova lo stato del diritto?
• Perchè viene calpestato il mandato del popolo italiano?
• Perche’ non vengono rispettate le norme costituzionali?
• Perché, la Presidenza della Repubblica, dice che per motivi istituzionali non può aiutarmi?
• Chi è il garante dello stato del diritto?
VOLEVAMO ESSERE AIUTATI:
A) a dimostrare che, la rivelazione della presenza nelle urine del metabolita chimico che distrugge le
riserve della cisteina e del GSH- (Causa dello stress ossidativo e blocco delle pompe cellulari che
portano alla degenerazione della cellula, ovvero al Cancro);
B) a proseguire la Sperimentazione di un antibiotumorale ricavato da una mucillagine prodotta da
batterio non tossico selettivo, che in vitro ha innescato un processo citolico del 30% in un
ora_dose/risposta.
C) al potenziamento della Terapia di supporto Crap (consegnata a Scienziati Stranieri).
Inserito nel Blog da R.Pedaleti il 29/01/2024