Bagni derivativi
I bagni derivativi consistono in una tecnica naturale che aiuta l’organismo a contrastare gli stati infiammatori, mediante il raffreddamento della zona inguinale e perineale.
La scoperta dei bagni derivativi
I bagni derivativi sono dei lavaggi, delle abluzioni con acqua fredda, nella zona inguinale.
Furono scoperti dall’abate Khun, alla fine del XIX secolo; egli osservò come i suoi cani e i suoi gatti, quando avevano delle ferite o non stavano particolarmente bene, si pulivano le zone genitali con la lingua: si leccavano continuamente e dopo qualche giorno stavano bene.
L’abate dedusse che ci fosse un qualche collegamento tra il dolore e l’intensa pulizia perianale; scoprì che, abbassando la temperatura delle parti genitali con una sorta di lavaggio, la temperatura interna del corpo diminuiva e automaticamente diminuivano le infezioni interne.
Provò questa tecnica sugli esseri umani e vide che funzionava; ebbe un grande successo, persino tra le persone più influenti e importanti di quel periodo: da Bismark ad Alessandro II di Russia, illustri personaggi storici si trattenevano nella sua clinica, per curarsi e riequilibrare il corpo nella maniera più naturale.
Questa tecnica è tornata in voga, negli ultimi trent’anni, grazie alla francese France Guillain, che li ha chiamati con il termine con cui li conosciamo oggi: bagni derivativi.
Lei e la sua numerosa famiglia, grazie al suo lavoro da reporter, hanno vissuto per qualche decennio in barca a vela; nei libri, pubblicati nel corso degli anni, non solo racconta le proprie avventure, ma descrive i bagni derivativi come un utile strumento di prevenzione e di miglioramento del benessere psico-fisico.
Attraverso i bagni derivativi
- Si ha un effetto positivo sull’umore, sul sonno e sull’energia, perché si stimola l’area a più alta concentrazione di nervi che è la zona inguinale;
- Si riattiva la circolazione sanguigna perché in quest’area passano le arterie principali
- Si aiuta l’eliminazione delle sostanze tossiche e la digestione;
- Viene migliorata l’energia sessuale e gli organi riproduttivi perché viene stimolato il plesso sacrale.
Cosa sono i bagni derivativi?
I bagni derivativi consistono nel raffreddare la zona inguinale e genitale o con delle spugnature oppure mediante appositi cuscinetti che vengono prima raffreddati in congelatore e che poi si applicano a contatto con l’inguine per un determinato tempo (solitamente un quarto d’ora).
Il bagno derivativo è una tecnica naturale ed estremamente efficace che aiuta l’organismo a contrastare gli stati infiammatori in generale e che favorisce la soluzione, se eseguito con costanza, di vari disturbi.
La pratica ha origine nel mondo animale, dove si è visto che numerosi mammiferi in condizioni di stress, affaticamento o in caso di malattia, sono soliti bagnarsi o leccarsi la zona genitale.
In realtà, in passato, i nostri avi erano soliti praticare bagni derivativi per sollevarsi da malesseri generali, e tale attività ha continuato ad esistere almeno fino alla scoperta della medicina moderna. Molte persone anziane ne conoscono i benefici e tuttora sono abituate a fare bagni derivativi nella parte perineale anche se, probabilmente, il pudore e l’imbarazzo non permettono loro di raccontarlo. In Oriente tale pratica è molto diffusa anche tra i popoli di fede musulmana, infatti anche il Corano ne dà ampia testimonianza.
Molti studiosi e appassionati dell’argomento (tra cui France Guillain, famosissima per il suo metodo che include la pratica di bagni derivativi) paragonano giustamente i bagni derivativi all’allattamento al seno, ovvero li considerano un’abilità, una pratica tanto naturale quanto efficace.
Già all’inizio dell’Ottocento si capì come i cambiamenti della società influissero sulla salute delle persone, provocando in loro un innalzamento della temperatura corporea, in particolare della zona genitale. Ciò però non riguarda i popoli che ancora oggi non usano vestiti, o quelli che non indossano biancheria intima affinché i genitali restino freschi (in maniera del tutto analoga alle condizioni di vita dei primi esseri umani).
Proprietà e benefici dei bagni derivativi
Questo metodo naturale di depurazione dell’organismo e di risoluzione di problemi cronici trova sempre più largo impiego nel combattere fastidi locali come candide, infezioni, cistiti, pruriti, emorroidi, ma anche per contrastare disturbi “sistemici” di maggiore entità come acne, affaticamento, sovrappeso, ritenzione idrica, squilibri ormonali, emicranie, disturbi del sonno, fastidi legati al ciclo mestruale, depressione, vampate tipiche della menopausa, stitichezza, vene varicose e caduta dei capelli.
Gli effetti benefici dei bagni derivativi sono quasi immediati, soprattutto quando si tratta di disturbi come quelli del sonno o della digestione.
Eliminando le tossine, grazie alla pratica quotidiana di questa sorta di bagno, si riesce a provare sollievo in pochissimo tempo e si può godere di una nuova energia che interessa sia il corpo che la mente.
L’acqua è l’elemento più naturale che esista ed è fonte inesauribile di benessere. Essa è un ottimo rimedio per le più svariate esigenze, sia se ingerita, sia se “assorbita” grazie a bagni e lavaggi localizzati.
Partecipare attivamente alla prevenzione di alcuni disturbi e alla cura della propria salute è molto importante. Spesso i piccoli gesti quotidiani possono risolvere gravi fastidi, evitarne la cronicizzazione o, addirittura, impedirne la formazione.
È soprattutto nella prevenzione, infatti, che i bagni derivativi e i rimedi naturali in generale, giocano un ruolo fondamentale per la salute. Non contraendo disturbi, si riesce ad evitare l’utilizzo di sostanze chimiche e medicinali che, da un lato sono necessari per poter guarire da una malattia, ma, dall’altro spesso tendono ad abbassare le difese immunitarie.
Nonostante ciò bisogna precisare che un bagno derivativo non è una cura miracolosa che risolve tutte le malattie ma, ripulendo dall’interno il corpo grazie alla sua proprietà idratante, riesce ad apportare innumerevoli benefici all’organismo:
- mette in movimento le tossine fino a farle fuoriuscire (ciò è dovuto anche allo cambiamento di temperatura),
- stimola la digestione e le funzioni intestinali, senza alterarne la regolarità,
- favorisce la riduzione di peso corporeo,
- rilassa i muscoli e rivitalizza i sensi,
- rinvigorisce i capelli dalla radice,
- calma le tensioni e i dolori di varia origine,
- dona il giusto equilibrio tra corpo e mente.
Come eseguire un bagno derivativo
Il bagno derivativo può essere effettuato riempiendo di acqua fredda (non gelata) il bidet, sedendosi sopra con i genitali rivolti verso il rubinetto ed eseguendo un movimento ripetuto dall’alto verso il basso, con l’ausilio di una spugna o un asciugamano imbevuto di acqua fredda, facendolo passare nel cavo inguinale destro e poi in quello sinistro.
La procedura va svolta per circa 15-20 minuti e sarebbe utile ripeterla per almeno 2 volte al giorno.
Le persone che conducono una vita frenetica potrebbero pensare di dover rinunciare a questa piacevolissima pratica ma, per fortuna, oggi esistono sono delle alternative molto valide che non richiedono l’utilizzo del bidet!
In commercio si trovano, infatti, degli accessori che aiutano ad eseguire un bagno derivativo mentre si svolgono le normali attività domestiche quotidiane o, addirittura, durante il riposo.
Questi “strumenti” sono, in realtà, dei cuscinetti chiamati “poche”, che hanno la forma di un assorbente e, una volta raffreddati in congelatore per circa un’ora o un’ora e mezza, si possono applicare alla zona inguinale. Generalmente si suggerisce di rivestirli con l’apposita guaina di tessuto, in modo da evitare che il materiale freddo sia direttamente a contatto con la pelle.
Si consiglia, inoltre, di tenere poggiati all’inguine questi cuscinetti per circa 2-3 ore al giorno e, poiché il senso di freddo dura al massimo 30-40 minuti, è opportuno avere più di un cuscinetto in congelatore così da poterli intercambiare e da potenziare l’effetto benefico del bagno derivativo.
La teoria alla base di questa tecnica ritiene che la zona inguinale e quella genitale subiscano un surriscaldamento in seguito a stress, affaticamento e a causa dei ritmi dinamici delle normali attività quotidiane. Queste zone sono inoltre parecchio innervate, poiché attraversate dalle arterie principali e, soprattutto, sono spesso bersaglio di problematiche psicologiche come quelle relative alla menopausa o quelle che influiscono sulla sessualità.
Il bagno derivativo quindi, raffreddando una zona soggetta a calore, aiuta a ripristinare una corretta perfusione, mette in moto l’intestino, influisce sull’energia sessuale e sull’umore.
E’ buona norma che, durante l’esecuzione di un bagno derivativo il resto del corpo sia al caldo: si consiglia quindi di coprire bene le spalle e i piedi, così che solo la zona perineale sia soggetta al raffreddamento. Alla base di questo contrasto di temperature stanno gli effetti benefici sulla circolazione e sull’eliminazione delle scorie metaboliche. Inoltre è importante bagnare solo la zona perineale e inguinale, senza immergere o raffreddare i glutei.
*Articolo editato con contributi e fonti presi dal web